Nel 1904, Domenico Martino lasciava Ripacandida, in provincia di Potenza, per raggiungere gli Stati Uniti d’America. Lì, incontra e sposa una ripacandidese e insieme danno vita alla loro numerosa famiglia. Una vita, quella di Domenico, fatta di lavoro e sacrifici per dare un futuro migliore ai loro figli, nati in America e, per questo, cittadini americani.

Questa è la romantica premessa per introdurre il tour delle origini svolto alcuni giorni fa proprio a Ripacandida in collaborazione con Italianside, specializzato nelle ricerche genealogiche: nei giorni scorsi, infatti, abbiamo accompagnato tre delle nipoti di Domenico Martino alla ricerca delle proprie origini. Due di loro non erano mai state in Italia, ma il richiamo delle origini le ha spinte a venire per una settimana in Basilicata.

Visitando Ripacandida alla ricerca delle proprie origini

Con loro abbiamo consultato i registri originali dell’anagrafe del comune di Ripacandida, abbiamo passeggiato nella strada dove era nato il nonno, abbiamo chiacchierato con famiglie dallo stesso cognome, chiedendoci se fossero lontani parenti delle nostre tre ospiti; abbiamo anche assaporato i piatti tipici della tradizione locale, degustato il buon Aglianico, scoprendo che Ripacandida produce da sempre un eccellente miele.

Ci siamo emozionati ammirando gli affreschi del santuario di San Donato, un gioiello incastonato fra dolci colline che custodisce stupende testimonianze di pittura rinascimentale.

Rivivere le stesse emozioni di nonno Domenico

Domenico Martino non è mai più tornato in Italia, lasciandosi dietro una scia di ricordi e affetti, ma anche una vita di stenti e fatica. Dopo tre generazioni, eccoci qui con tre dei suoi tanti nipoti, a ripercorrere le stesse strade che percorreva il nonno, a visitare le stesse chiese dove si inginocchiava a pregare, a rievocare le semplici abitudini che probabilmente cadenzavano le sue giornate.

Ripacandida ha oggi 1.400 abitanti, ma pare che almeno 20.000 siano andati via nel tempo. Camminando nei corridoi del municipio, è stato emozionate ammirare le riproduzioni delle foto dei primi del ‘900: scene di vita quotidiana come la banda del paese che suona per le strade, un matrimonio, il barbiere a lavoro. Fra quelle foto, le nostre amiche hanno riconosciuto anche uno zio, quando ancora era in paese, prima che emigrasse!

Che dire? Abbiamo condiviso con loro piacevoli emozioni e racconti. Il loro viaggio in Basilicata, nel frattempo, si è concluso a Matera, simbolo di una città dal passato difficile che oggi si riappropria della sua dignità. Un’evoluzione che rievoca il percorso di vita degli italiani emigrati!

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